Virus Zika
Il virus Zika è stato isolato per la prima volta nella foresta dell’Uganda nel 1947. La sua presenza era circoscritta soprattutto all’Africa, con piccole insorgenze sporadiche anche in Asia. Nel 2007, si è vista una vasta epidemia sull’isola di Yap (Micronesia), durante la quale quasi il 75% della popolazione ha contratto il virus. In maggio del 2015, la Pan American Health Organization (PAHO) ha emesso una dichiarazione di allarme sanitario dopo aver ricevuto la conferma di un primo caso di infezione Zika in Brasile. Da allora sono stati rilevati vari casi in 14 paesi delle Americhe. La Pan American Health Organization ha lanciato l’allarme perché il virus si sta espandendo in maniera esplosiva (“spreading explosively”) nelle Americhe dove fino alla fine del 2016 potrebbero averlo contratto circa quattro milioni di persone.
Trasmissione
Il virus Zika viene trasmesso agli uomini in prima linea attraverso la puntura di una zanzara infetta della specie Aedes responsabile anche per la diffusione di dengue e chikungunya. La zanzara della febbre gialla, Aedes aegypti, è presente nelle zone tropicali e subtropicali di tutto il mondo ed è ricomparsa anche in molte zone dove era già stata eliminata, Stati Uniti e zone periferiche dell’Europa inclusi. Anche la zanzara tigre asiatica, Aedes Albopictus, è un potenziale vettore. Durante gli ultimi trent’anni, dall’Asia, dove era il suo habitat originario, la zanzara tigre si è diffusa in cinque continenti. È stata avvistata in almeno 38 paesi e si è stabilita in 28. Entrambe le specie sono aggressive, pungono di giorno e vivono nelle vicinanze dell’uomo.
I sintomi di Zika più comuni sono febbre, prurito, dolore agli arti e congiuntivite (occhi arrossati). La malattia solitamente è lieve con sintomi che durano da alcuni giorni fino ad una settimana. Soltanto una persona infetta su cinque si ammala e la maggior parte delle persone non avverte sintomi e non ne riporterà danni permanenti. Le zanzare si infettano quando pungono una persona già portatrice del virus. L’interesse scientifico si è concentrato negli ultimi tempi su una possibile connessione fra difetti di nascita (microcefalia) ed una infezione della madre durante la gravidanza. L’attenzione si è rivolta inoltre ad una forma di paralisi (sindrome di Guillain Barré) avvertita dopo l’esposizione al virus.
Ridurre l’infezione
La possibilità di ridurre l’ infezioni da virus Zika dipende completamente dal monitoraggio delle zanzare che fungono da vettori, eliminando il loro habitat larvale o applicando pesticidi e limitando il contatto fra persone e zanzare tramite l’impiego di repellenti e di altri mezzi di protezione in casa. Il monitoraggio delle zanzare è un elemento centrale di ogni programma di controllo di vettori locale. Lo scopo del monitoraggio delle zanzare sta nel quantificare il rischio per le persone determinando la presenza e il numero delle popolazioni locali che fungono da vettori. Le trappole Biogents, come la BG-Sentinel, sono molto efficaci nel monitorare le popolazioni di Ae. aegypti e Ae. albopictus presenti localmente. Per ulteriori informazioni sul monitoraggio dei vettori di Zika v. le publicazioni della CDC (Surveillance and Control of Aedes aegypti and Aedes albopictus >)
Monitoraggio
Le pratiche di monitoraggio di zanzare basate sul numero e sul tipo di trappole impiegate ed anche sulla frequenza dei prelievi dipendono generalmente dai fondi messi a disposizione, dalle risorse e dal personale addetto. Ciò nonostante, per poter identificare e mitigare un’epidemia dovuta alle zanzare, vettrici di agenti patogeni, è molto importante sviluppare e mantenere un programma di monitoraggio locale.